Il confronto genera conoscenza, libertà e democrazia. L'indifferenza e l'ignoranza generano corruzione e malgoverno. Il dogma e il pregiudizio ideologico generano integralismo e conflitti.

giovedì 27 ottobre 2011

ANTONELLO TIRACCHIA E' POLITICAMENTE SCORRETTO!: FATTI E NON PAROLE

ANTONELLO TIRACCHIA E' POLITICAMENTE SCORRETTO!: FATTI E NON PAROLE
TACTICAL NEWS MAGAZINE

FATTI E NON PAROLE


Ieri, 26 ottobre, alle 11 di mattina  ho postato sulla fanpage di Tactical News Magazine e sulla mia personale un pezzo sul gesto del Generale Leonardo Tricarico che ha restituito alla Francia la Légion d'Honneur. Il pezzo ha scatenato una serie di commenti, alcuni piuttosto salaci che mi hanno costretto, in quanto uno degli amministratori della fanpage di TNM, a postare un altro intervento per moderare i toni. Dopo 17 ore dalla loro pubblicazione i due post, come si può constatare dalle due capture screen allegate avevano totalizzato:

28.592 visitatori
287 gradimenti
117 commenti
a cui vanno aggiunti i visitatori ed i commenti
sulla mia fanpage e quelli di ben
 125 shares
 
(fare click sulle pagine per ingrandirle)


martedì 18 ottobre 2011

DEDICATO A CHI ORMAI E' VOLATO/A VIA

FUNERAL BLUES (Wystan Hugh Auden)

Stop all the clocks, cut off the telephone,
Prevent he dog from barking with a juicy bone,
Silence the pianos and with muffled drum
Bring out the coffin, let the mourners come.

Let aeroplanes circle moaning overhead
Scribbling on the sky the message s-He Is Dead,
Put crêpe bows round the white necks of the public doves,
Let the traffic policemen wear black cotton gloves.

s-He was my North, my South, my East and West,
My working week and my Sunday rest,
My noon, my midnight, my talk, my song;
I thought that love would last for ever: I was wrong.

The stars are not wanted now: put out every one;
Pack up the moon and dismantle the sun;
Pour away the ocean and sweep up the wood;
For nothing now can ever come to any good.



Fermate tutti gli orologi, isolate il telefono,
fate tacere il cane con un osso succulento,
chiudete i pianoforte, e tra un rullio smorzato
portate fuori il feretro, si accostino i dolenti.

Incrocino aeroplani lamentosi lassù
e scrivano sul cielo il messaggio Lui-Lei È Morto/a,
allacciate nastri di crespo al collo bianco dei piccioni,
i vigili si mettano guanti di tela nera.

Lui-Lei era il mio Nord, il mio Sud, il mio Est ed Ovest,
la mia settimana di lavoro e il mio riposo la domenica,
il mio mezzodì, la mezzanotte, la mia lingua, il mio canto;
pensavo che l'amore fosse eterno: e avevo torto.

Non servon più le stelle: spegnetele anche tutte;
imballate la luna, smontate pure il sole;
svuotatemi l'oceano e sradicate il bosco;
perché ormai più nulla può giovare.

mercoledì 12 ottobre 2011

IL MARINANIO SPIEGO' LE VELE AL VENTO MA IL VENTO NON CAPI'.

Pubblico questa email che gira sulla rete e che mi è stata inviata da un mio amico a cui "rubo" il titolo peraltro bellissimo; l'emendamento del sen. D'Alia che è talmente chiara che non merita commenti e che vi invito a diffondere. Mi fa però nascere una domanda: quali sono gli interessi che spingono l'attivissimo senatore dell'UDC ad accanirsi contro la libera circolazione delle idee? 
Immagino che se avesse il coraggio di confidarceli potremmo conoscere il vero problema.

 
Ieri il Senato ha approvato il cosiddetto pacchetto sicurezza (D.d.L.733) tra gli altri con un emendamento del senatore Gianpiero D'Alia (UDC) identificato dall'articolo 50-bis: "Repressione di attività di apologia o istigazione a delinquere compiuta a mezzo internet"; la prossima settimana Il testo approderà
alla Camera come articolo nr. 60.

Questo senatore NON fa neanche parte della maggioranza al Governo... il che la dice lunga sulle alleanze trasversali del disegno liberticida della Casta.

In pratica in base a questo emendamento se un qualunque cittadino dovesse invitare attraverso un blog (o un profilo su fb, o altro sulla rete) a disobbedire o a ISTIGARE (cioè.. CRITICARE..??!) contro una legge che ritiene ingiusta, i providers DOVRANNO bloccarne il blog o il sito.

Questo provvedimento può far oscurare la visibilità di un sito in Italia ovunque si trovi, anche se è all'ESTERO; basta che il Ministro dell'Interno disponga con proprio decreto l'interruzione dell'attività del blogger, ordinandone il blocco ai fornitori di connettività alla rete internet. L'attività di filtraggio imposta
dovrebbe avvenire entro 24 ore; pena, per i provider, sanzioni da 50.000 a 250.000 euro.

Per i blogger è invece previsto il carcere da 1 a 5 anni oltre aduna pena ulteriore da 6 mesi a 5 anni per l'istigazione alla disobbedienza delle leggi di ordine pubblico o all'ODIO (!) fra le classi sociali.
MORALE: questa legge può ripulire immediatamente tutti i motori di ricerca da tutti i link scomodi per la Casta.

In pratica sarà possibile bloccare in Italia (come in Iran, in Birmania e in Cina) Facebook, Youtube e la rete da tutti i blog che al momento rappresentano in Italia l'unica informazione non condizionata e/o censurata.

ITALIA: l'unico Paese al mondo in cui una media company (Mediaset) ha citato YouTube per danni chiedendo 500 milioni di euro di risarcimento.

Con questa legge non sarà più necessario, nulla sarà più di ostacolo anche in termini PREVENTIVI. Dopo la proposta di legge Cassinelli e l'istituzione di una commissione contro la pirateria digitale e multimediale che tra meno di 60 giorni dovrà presenterà al Parlamento un testo di legge su questa materia, questo emendamento al "pacchetto sicurezza" di fatto rende esplicito il progetto del Governo di "normalizzare" con
leggi di repressione internet e tutto il sistema di relazioni e informazioni che finora non riusciva a dominare.

Mentre negli USA Obama ha vinto le elezioni grazie ad internet, l'Italia prende a modello la Cina, la Birmania e l'Iran. Oggi gli UNICI media che hanno fatto rimbalzare questa notizia sono stati la rivista specializzata "Punto Informatico" e il blog di Grillo.

Fatela girare il più possibile per cercare di svegliare le coscienze addormentate degli italiani perché dove non c'è libera informazione e diritto di critica la "democrazia" è un concetto VUOTO.

martedì 4 ottobre 2011

L'ITALIA E' UNA MA GLI IDIOTI SONO MOLTI



Il Presidente della Repubblica è istituzionalmente il custode della Costituzione, che sarà pure perfettibile, ma adesso è così e come tale va rispettata. Sento dire da molti che il Presidente ha avuto un passato "comunista" ma questo al momento è a mio avviso un fatto del tutto marginale perché il suo discorso sull’Unità d'Italia dove ha in qualche modo ricordato ai leghisti che si muovono ormai secondo schemi borderline, approfittando del vuoto di potere sia del Governo che dell’Opposizione, l'ha fatto in un contesto molto preciso ed attuale e su questi parametri va giudicato e soprattutto ascoltato.
Purtroppo l'Italia viene da un passato storico "anomalo" che ancora fa sentire i danni prodotti da scelte politiche che ancora si susseguono con un effetto domino.
La prima di queste anomalie è stato la firma dei Patti Lateranensi del 1929 che avrà pure posto fine alla "Questione Romana" ma che di fatto ha vanificato in parte gli ideali del Risorgimento, fondamentalmente laico, trasformando l'Italia in un paese confessionale dove l’ingerenza della “Religione di Stato” è tuttora presente negli apparati amministrativi, politici ed economici. Le altre due anomalie rigorosamente derivate dalla prima sono state la promulgazione delle leggi razziali che cementarono l'alleanza con la Germania nazista con un ruolo di sudditanza e la successiva catastrofica entrata in guerra.
Le guerre vanno evitate ma quando si dichiarano si devono avere concrete e ragionevoli possibilità di vincerle.
Altra anomalia è stata la fuga del Re Vittorio Emanuele III che all'alba del 9 settembre insieme al Primo Ministro il generale Pietro Badoglio abbandonò Roma e l’Italia, lasciando la nazione nel caos e permettendo così l'afflusso di nuove divisioni tedesche all'interno dell'Operazione Alarico; con tutti i bombardamenti, le morti, gli eccidi, le deportazioni e le distruzioni conseguenti a quell'atto di viltà. Le nostre vicende attuali sono ancora strettamente connessa a quella fuga che si è trasformata in una guerra civile il cui odio non si è ancora sopito e che in qualche modo ancora divide l'Italia. 
In un paese "normale" il Governo porta avanti i suoi progetti e le sue proposte all'interno di un progetto politico, culturale ed etico comune che istituzionalmente è identificato dalla figura del Presidente della Repubblica, il suo custode, e dalla Bandiera. L'Opposizione, sempre in un paese "normale" dovrebbe avere il ruolo proprio dei revisori dei conti, ossia assicurarsi che chi governa non esca fuori dalla linea del progetto comune e non paludare un vago e ambiguo rinnovamento con una ideologica rivoluzione strisciante. Ma in Italia non esiste un progetto condiviso e mi sorge il ragionevole dubbio che non ci sia nessun progetto "nazionale".
Se noi abbiamo oggi un governo retto da un Primo Ministro ormai privo di qualsiasi credibilità è un altro fatto anomalo che ha le sue radici profonde nella precedente breve escursione storica. Ma il nostro Primo Ministro  è in buona compagnia. Cito alcuni nomi, che certamente non sono i più rappresentativi ma sicuramente calzanti come  l’on. Antonio Di Pietro per esempio, che è anomalo quanto gli onorevoli Umberto Bossi, Pier Ferdinando Casini e Niki Vendola. Purtroppo non posso citare nessuno degli esponenti del PD perché nessuno ha capito che cosa veramente vogliono, probabilmente neppure loro, ed in questa endemica anomalia nazionale navigano ormai a vista. Quelli citati sono personaggi che seguono un loro disegno personale, lontani dalla realtà della Nazione, sostenuti da un malcontento popolare qualunquista che non ha il coraggio e la forza di guardare ai veri problemi che ci affliggono. Chiaramente non sono i soli anomali del nostro empireo politico, ripeto, li ho citati a caso, la lista è in realtà lunga, molto ma molto più lunga. Chi vive in provincia ha inoltre molte più possibilità di rendersi conto della pochezza della classe politica e della loro totale latitanza dalla volontà di lavorare ad un progetto comune, di fatto neppure proposto. Nelle situazioni di caos per individui privi di scrupoli e di concetti morali  l’arricchimento è molto più facile, così come il raggiungimento di posizioni sociali e direttive letteralmente rubate a chi ne avrebbe giustamente titolo.
In questo contesto ben venga la tirata di orecchie che il nostro Presidente della Repubblica ha dato alla casta del nord est che partita con grandi ambizioni si ritrova piena di evasori fiscali e collusa con le mafie meridionali che hanno riempito la Campania, la Puglia e l’Abruzzo e chi sa cos'altro di venefiche scorie industriali smaltite sottobanco e che si muove con lo stesso disinvolto nepotismo della peggiore DC dei tempi passati. Altro che Roma ladrona!