Il confronto genera conoscenza, libertà e democrazia. L'indifferenza e l'ignoranza generano corruzione e malgoverno. Il dogma e il pregiudizio ideologico generano integralismo e conflitti.

venerdì 1 luglio 2011

AFGHANISTAN FELIX_2

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Mi hanno regalato un paio di scarpe tattiche costose come delle Church che andarci a spasso da soli per le polverose strade afghane sarebbe come passeggiare per il rione Sanità di Napoli in t-shirt e con un Daytona d’oro al polso! Non ho il tempo di collaudarle, le userò e basta ma nello zaino mi porto le mie vecchie Timb (imbottite di batterie, cavi e smart card) già domate da una missione in Libano, due in Afghanistan, due in Kenya, una in Sudan, poi in Pakistan, Kosovo, Svalbard, Polonia e varie scorrazzate su carri armati, elicotteri, lince, C130, Pilatus e soprattutto molti aperitivi al Caffè dei Portici!
Prima di partire cerco sempre di fare il disinvolto: “è lavoro” mi dico, ma l’attenzione si concentra su oggetti ed azioni solo apparentemente minori, in realtà piene di significati rituali, quasi scaramantici. Le mie vecchie Timb sono una garanzia, mentre le ingrasso e le spazzolo in realtà le accarezzo, la realtà del cuoio logoro e del Vibram sgranulato mi aiuta a riflettere e mi da certezze perché come diceva Drieu la Rochelle ”bisogna aderire alla realtà delle cose”.  Per un soldato le scarpe sono dopo il fucile l’equipaggiamento più importante così come per un reporter dopo la telecamera o la macchina fotografica.
Il coraggio  risiede nei piedi, per entrambi; quando si sta fermi dove si deve stare oppure quando si scappa…
(da il diario "Afghanistan Felix" per Tactical News Magazine)

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