Il confronto genera conoscenza, libertà e democrazia. L'indifferenza e l'ignoranza generano corruzione e malgoverno. Il dogma e il pregiudizio ideologico generano integralismo e conflitti.

lunedì 20 settembre 2010

CHI HA INVENTATO I TALEBANI? 1


PRIMA PARTE
La morte del tenente del 9° Col Moschin Alessandro Romani  e le elezioni in Afghanistan del 18 settembre mi ricordano una piccola polemica su faceBook suscitata da un mio commento su un articolo in merito alla situazione Afghana pubblicato da l'Internazionale e scritto da Noam Chomsky(*) .
Il mio interlocutore - un esponente della sinistra radicale che stimo ed apprezzo per la sua onestà intellettuale - ha stroncato il dialogo con queste parole "...i talebani sono un'invenzione dell'occidente".
Affermazione che equivale a dire che i vietcong sono stati inventati dai marines!
Certamente non è denigrando l'occidente come causa dei mali del mondo che le cose andranno meglio in Afghanistan e altrove.
Nonostante tutte le sue incongruenze l'occidente - o se preferite le democrazie di ispirazione occidentale - sono i luoghi in cui qualunque essere umano, se potesse scegliere, vorrebbe nascere e vivere.
Confondere i mujahedeen con i talebani significa avere una conoscenza superficiale della situazione Afghana.
I Talebani sono stati inventati dall'ISI (i servizi segreti pakistani) che, dopo il ritiro sovietico, non riuscendo più a governare i vari gruppi di mujahedeen in lotta tra loro hanno deciso di intervenire direttamente per il controllo dell'Afghanistan.
Afghanistan che solo oggi si scopre era stato invaso dai sovietici non solo per motivi politici o per la sua posizione strategica ma soprattutto per le sue risorse minerarie, valutate oltre un miliardo di dollari, risorse non gestibili dall’Afghanistan per la totale mancanza di sistemi amministrativi.


Il primo atto storicamente provato del progetto pakistano di gestire il controllo dell’Afghanistan attraverso l’integralismo religioso è stato l'attacco alla roccaforte del  mujahedeen Gulbuddin Hekmatyar ufficialmente conquistata da 200 talebani provenienti dalle madrasse coraniche pakistane ma in realtà grazie all'appoggio delle artiglierie delle truppe di frontiera del Pakistan.
Per inciso Gulbuddin Hekmatyar - doppiogiochista per eccellenza - è uno dei più grandi gaglioffi viventi, famoso per vantarsi di avere personalmente sfregiato con il vetriolo molte donne non in linea con le direttive coraniche e per avere purificato Kabul con un religioso bombardamento di artiglierie costato almeno 25 mila morti.
Nel momento stesso che inventavano i talebani i pakistani si resero però ben presto conto di avere alimentato un cancro devastante, totalmente ingestibile.
Oggi i talebani nel senso storico del termine sono in via di estinzione, tanto è vero che nel linguaggio ISAF e di Enduring Freedom, il termine talebano viene sempre più spesso sostituito con il termine insorgente.
Ma se è cambiata la denominazione non sono certamente cambiati gli obiettivi: gestire il potere e le ricchezze afghane strumentalizzando l’integralismo religioso a scapito degli infedeli, cioè che ci piaccia o meno di tutti noi democratici occidentali, Chomsky e seguaci compresi!
Anche le dimissioni di Pervez Musharraf, accusato di essere il mandante dell'attentato di Benazir Bhutto hanno ridimensionato il ruolo straripante dell'ISI, mentre il nuovo presidente Asif Ali Zardari - marito della leader uccisa nell’attentato del 27 dicembre del 2007 - sa che se perde l'appoggio ed i soldi dell'occidente il suo mandato diventerebbe ancora più traballante di quanto non lo sia per il suo ambiguo passato, le lotte interne e la situazione economica, aggravata dalle recenti catastrofiche alluvioni.
L’altro motivo che ha portato alla irreversibile scomparsa dei talebani è la nuova strategia messa in atto dal 2006 attraverso una non dichiarata confluenza di obiettivi militari tra Enduring Freedom e alcune nazioni con un ruolo forte in ISAF e di cui parleremo nella seconda parte di questo digesto.
I talebani, come i Signori della Guerra in Somalia e gli Hezbollah in Libano, utilizzano gli agglomerati civili come rifugio e le popolazioni civili come scudo, è questo il motivo principale dei così detti danni collaterali, ossia il tragico coinvolgimento di civili durante azioni militari.
Ma nonostante questo, tra i circa 2000 morti tra i civili afghani del 2008, solo 350 sono sicuramente attribuiti a danni collaterali in seguito ad azioni militari di Enduring Freedom ed ISAF, gli altri sono frutto di azioni di terrorismo degli integralisti islamici contro la popolazione civile non disposta a collaborare con loro.
In Afghanistan operano due realtà militari: Enduring Freedom, nata all’indomani dell’11 settembre, costituita soprattutto dalle Forze Armate USA e Inglesi e ISAF (International Security Army Force).
Mentre Enduring Freedom ha per scopo dichiarato l’eliminazione con strumenti militari dell’Emirato Islamico Afghano e dei suoi seguaci e sostenitori, obiettivo raggiunto con la fuga del Mullah Omar alla fine del novembre del 2001, gli obiettivi e gli scopi di ISAF sono ben diversi.
La International Security Assistance Force (ISAF) è una missione di supporto al governo dell'Afghanista che opera sulla base di una risoluzione dell'ONU..
È composta da una forza internazionale che impiega circa 58.300 militari provenienti da una quarantina di nazioni.
Venne costituita su mandato del  Consiglio di Sicurezza dell'ONU  il 20 dicembre 2001 con il compito di sorvegliare la capitale Kabul e la vicina base aerea di Bagram da azioni dei Talebani , da elementi di al Qaeda e da numerose bande di mercenari sostenute da nazioni confinanti e non solo. Lo scopo principale era proteggere il governo transitorio guidato da hamid Karzai  per giungere ad un governo eletto secondo criteri democratici.
Durante i primi due anni l'ISAF non operò oltre i confini della città di Kabul e solo il 13 ottobre del 2003 , il Consiglio di Sicurezza dell’ONU votò per estendere il mandato dell'ISAF anche al resto dell'Afghanistan.
Il 24 ottobre il Bundestag(il Parlamento Tedesco) approvò l'impiego delle truppe tedesche  nella regione diKunduz , inviandovi 230 soldati, i primi dell'ISAF ad essere impiegati al di fuori di Kabul.
L'11 agosto del 2003 il Comando dell’ISAF era già stato affidato a tempo indeterminato dall’ONU alla NATO  e questo fu il primo incarico fuori dall'Europa e dall'America del Nord  dell’Alleanza Atlantica.
La NATO tramite ISAF gestisce inoltre le attività degli OMLT (Operational Mentoring and Liason Teams) cioè speciali reparti che hanno il compito di addestrare, affiancandoli anche in operazioni sul campo, i corrispondenti comandanti dell’ANA (Afghanistan Nationa Army) costituito da 5 Corpi d’Armata.
Uno di questi, il 207° è mentorizzato da un OMLTitaliano che governa istruttori italiani, spagnoli e americani presso la base di Camp Bastion.

Per meglio capire le funzioni dei Mentors è bene ricordare che Mentore, re dei Tafi, era il tutore a cui Ulisse, partendo per la Guerra di Troia, affidò la formazione in sua vece del figlio Telemaco.
Ma di questo, dei PRT e di Task Force 45 e del ruolo dell’Italia parleremo prossimamente nella seconda parte.


 (*) Noam Chomsky è sin dalla Guerra del Vietnam il guru incontrastato della sinistra americana. Chomsky denigrando il mondo occidentale è diventato ricco e famoso, proprio grazie al sistema che lui vorrebbe distruggere.

Nessun commento:

Posta un commento